Il secondo ospite della rassegna “Un libro, le idee” è stata la filosofa Donatella Di Cesare.
Donatella Di Cesare, professore di Filosofia teoretica alla Sapienza di Roma e di Ermeneutica filosofica presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, in questo suo “Stranieri residenti”, riflette sul significato ultimo del migrare. Abitare e migrare non si contrappongono come vorrebbe il senso comune. In ogni migrante si deve invece riconoscere la figura dello “straniero residente”, il vero protagonista del libro. Nella nuova età dei muri e della politica sovranista, in un mondo costellato da campi di internamento per stranieri, che l’Europa pretende di tenere alle sue porte, Donatella Di Cesare sostiene una politica dell’ospitalità, fondata sulla separazione dal luogo in cui si risiede, e propone un nuovo senso del coabitare.
La presentazione del libro si è tenuta mercoledì 21 novembre alle ore 17.30 presso la Sala Manifattura della Fondazione San Filippo Neri, via Sant’Orsola 52, Modena. Hanno discusso con l’autrice il sociologo e docente UNIMORE Vittorio Iervese e il Presidente della Fondazione San Carlo Giuliano Albarani.