Apprendimento e democrazia
Un progetto e una esperienza da continuare e sviluppare
Il fatto che “apprendimento e democrazia’, in diverse scuole (superiori) modenesi sia continuato per 4 anni (anzi segua ad un biennio di sperimentazione iniziale), con il coinvolgimento attivo degli studenti, l’apporto di un gruppo di esperti e referenti scientifici esterni, è già di per sé un dato di innovazione rilevante. Soprattutto in una fase come questa, di caduta delle politiche nazionali; e della considerazione sociale, culturale, civile del ruolo fondamentale della scuola e degli insegnanti in questa democrazia.
Di più, gli insegnanti hanno accettato di interagire direttamente con gli studenti e di esporsi alla loro valutazione, riuscendo a realizzare percorsi didattici condivisi, a costruirsi in un vero e proprio gruppo di ricercatori. Individuando “una strada per favorire la riflessione personale degli studenti riguardo a tematiche cruciali (come la cittadinanza attiva)… e su loro stessi, sui mezzi necessari affinché le loro potenzialità non restino inespresse, ma si traducano in capacità”; ad “aiutarli a ‘coltivare’ un loro punto di vista… attraverso una problematizzazione delle discipline”nelle varie fasi del Progetto.
Mentre nei quattro anni precedenti è stato compiuto un itinerario metodologico di formazione, seguito da prove pratiche di democrazia nella scuola, testimonianze di insegnanti e studenti, riflessioni complessive sul percorso [1], questo fascicolo dà conto della realizzazione del Progetto in otto casi, con la valutazione degli insegnanti e degli studenti delle classi coinvolte. Con l’aggiunta di una bella documentazione su uno dei progetti, articolata per gruppi di lavoro e realizzata dagli studenti [2].
Il fascicolo documenta un ricco ventaglio di tematiche, unificate dalla metodologia del progetto complessivo “apprendimento e democrazia”, illustrate nei percorsi seguiti e dalle valutazioni degli studenti di ciascuna delle classi e degli insegnanti che li hanno coordinati. Va sottolineato che queste esperienze sono state realizzate per iniziativa del gruppo di insegnanti e di esperti che avevano realizzato il Progetto. E dopo la conclusione dell’itinerario quadriennale.
Non solo. Contemporaneamente il Progetto ha trovato un punto di applicazione in diverse scuole di Vignola, coinvolgendo buona parte delle istituzioni scolastiche interessate e si è inserito nella iniziativa della Regione, per volontà dell’assessore Paola Manzini, prematuramente scomparsa nei mesi scorsi.
Ora, l’iniziativa della fondazione ‘Mario Del Monte’, realizzata finora col sostegno di Regione, Provincia e Comune di Modena e il gruppo di ricerca/azione formato in questi anni hanno la possibilità concreta di inserirsi –con la loro identità- nell’offerta formativa di ‘Memo’ del Comune di Modena e di continuare nel territorio provinciale. Ci sono le condizioni per una comune riflessione ravvicinata: quali sviluppi e interazioni dentro e fuori della scuola siano necessari e possibili. Ma non dipendono solo da noi.
Giuseppe Gavioli
[1] Fondazione Mario Del Monte, “Apprendimento e democrazia: un percorso di esplorazione. Una ricerca sulle pratiche democratiche nella scuola”, a cura di Gianna Niccolai e Anna Maria Perdetti; “Come un arcipelago. Autobiografie cognitive in adolescenza, di Carmine Lazzarini, con testimonianze di Cristina Nocetti, Modena, novembre 2007.
[2] Il conflitto come risorsa culturale e democratica, classi 2^ C e 4^C.