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La città e l'area vasta

I risultati dell'indagine sull'ambiente, che è possibile leggere in allegato, sono stati presentati il 19 febbraio 2020 nell'ambito dell'iniziativa "L'ambiente prima di tutto? Quanto e cosa si è disponibili a cambiare" che si è tenuta a Palazzo Europa alla presenza di quasi 100 persone. Hanno partecipato il sociologo e curatore della ricerca Vittorio Martinelli, il ricercatore CNR-ISAS Paolo Bonasoni, l'AD Tetra Pak Packaging solutions Modena Sara De Simoni, l'AD ASE Giorgio Golinelli e il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli.

Il commento del sociologo e curatore della ricerca Vittorio Martinelli: “Nella prima e nelle seconda parte della ricerca dell’Osservatorio via Emilia abbiamo visto che per i cittadini modenesi è aumentata la sensibilità ambientale e anche la disponibilità ad un impegno personale, quest’ultimo tuttavia con dubbi rilevanti e convizioni in parte ancora da acquisire. In questa terza parte della rilevazione commissionata dalla Fondazione Mario Del Monte, il centro dell’attenzione è Modena, e in particolare le azioni che come comunità si possono intraprendere, da subito, per migliorare la situazione dell’ambiente e incentivare la mobilità alternativa. Del resto, la mobilità privata ed il trasporto di merci sono riconosciuti come la causa principale dell’inquinamento dell’aria. Anche per questo c’è un accordo rilevante con la proposta di estendere aree pedonali, a traffico limitato e zone 30 “per rendere quelle aree più accessibile e favorire la mobilità alternativa alle auto”. Risulta matura e condivisa la scelta (finora attuata in via sperimentale) di eliminare il parcheggio in piazzale Sant’Agostino e rendere la zona a traffico limitato. Ma soprattutto è larghissima l’adesione all’ipotesi di trasformare la via Emilia centro in area pedonale nei fine settimana. Si noti che queste proposte ottengono consenso anche fra i residenti in centro storico e sono maggioritarie, seppur con un consenso differenziato, in tutti gli strati della popolazione (per genere, età, professione. scolarità…). Dunque la comunità modenese è pronta ad un’accellerazione relativa alla mobilità e all’accesso al centro storico in particolare, soprattutto nella proposta di una nuova praticabilità della via Emilia centro nei fine settimana. Forse la riduzione o riconversione dell’uso individuale dell’auto è ancora lontano (infatti la percentuale di chi utilizza prevalentemente l’auto per gli spostamenti è praticamente stabile negli ultimi 15-20 anni), tuttavia c’è una disponibilità da parte dei modenesi a modificare l’accesso ad alcuni luoghi della città, a partire dal luogo per eccellenza di ritrovo comunitario, il centro storico e la via Emilia. Va infine notato come la questione dell’efficientamento energetico delle abitazioni sia diventata un tema diffuso e riconosciuto per importanza, tanto che nella terza parte della rilevazione è indicato al primo poto per utilità rispetto a possibili incentivi da parte della pubblica amministrazione. Insomma, ci conferma l’aumento dell’attenzione e della sensibilità dei modenesi verso i temi ambientali, ma la ricaduta sui comportamenti individuali non è ancora consistente, mentre risulta maggiore la disponibilità a modificare alcuni comportamenti della comunità.”