Lo studio che viene presentato parte dalla constatazione che mentre gli Enti locali diventano sempre più protagonisti delle politiche di welfare dispongono di risorse sempre più scarse. Negli ultimi anni, infatti, per i comuni italiani sono aumentate le difficoltà di bilancio, a causa della progressiva riduzione dei trasferimenti centrali e dell’ancora limitato grado di autonomia impositiva loro riconosciuto.
Queste difficoltà interessano anche il comune di Modena, che dispone di una capillare rete di servizi di welfare di alta qualità, e per il quale si pone quindi il problema di come garantire anche per il futuro l’offerta di servizi di alto livello e destinati a tutta la popolazione.
Ma c’è di più: la domanda che i cittadini esprimono per i servizi del welfare locale sta crescendo, trainata sia da fattori demografici che da cambiamenti nell’organizzazione e nella struttura delle famiglie; occorre quindi studiare come modificare l’organizzazione della città e trovare nuove risorse destinate non solo a conservare, ma anche ad estendere la rete di protezione offerta dal welfare locale.
Gruppo di ricerca: Sergio Paba, Giorgio Prampolini, Paolo Bosi, Massimo Baldini, Luciano Guerzioni, Giorgio Pighi
Coordinatore: Giuseppe Gavioli
Enti promotori: Fondazione Mario Del Monte, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Centro di Analisi delle Politiche Pubbliche
Enti finanziatori: Fondazione Mario Del Monte, Lega coop, Cooperativa Gulliver